Quando si parla di sicurezza perimetrale ci si riferisce a barriere naturali o fortificazioni costruite artificialmente che hanno lo scopo di tenere gli intrusi fuori dall’area che circonda il confine.
Il modo più comune per garantire la sicurezza perimetrale è rappresentato dalle recinzioni, ancora oggi molto utilizzate nonostante il massiccio progresso tecnologico in termini di soluzioni elettroniche.
Le recinzioni sono ancora massicciamente utilizzate per la sicurezza perimetrale per una serie di motivi:
- Rapporto costo/efficacia relativamente buono
- Trasparenza
- Forza
- Conservazione
- Facilità di installazione
Inoltre, le recinzioni sono ancora il principale mezzo di sicurezza perimetrale per diversi tipi di ambiente:
- Scuole
- Siti di costruzione
- Complessi di aziende/private
- Aeroporti
- Campi da gioco
Naturalmente, le recinzioni hanno anche limiti evidenti che devono essere superati sia strategicamente che tecnologicamente. Questo tipo di sistema di sicurezza perimetrale può essere facilmente aggirato, violato o scavalcato. Questo è il motivo per cui le recinzioni non sono e non possono essere considerate efficaci al 100%, soprattutto in circostanze specifiche in cui è necessario un livello di sicurezza perimetrale costante e superiore.
- LA TECNOLOGIA ELETTRONICA COME ALTERNATIVA
La tecnologia elettronica rappresenta la migliore soluzione per la sicurezza perimetrale grazie a sistemi moderni ed estremamente tecnologici presenti nel mercato. Alcune tecnologie adottate sono le seguenti:
- Radar di sorveglianza a terra
- Telecamere orientabili
- Sistemi portatili di protezione perimetrale
- Rilevamento del movimento
- Telecamere termiche
- Radar compatti e portatili
- Recinzioni a microonde o a onde radio
- Sistemi di controllo accessi
In alcuni siti la sicurezza perimetrale è un requisito imprescindibile e in zona ad alto rischio, come aeroporti, siti industriali, zone residenziali e parchi fotovoltaici, non sono sufficienti le tradizionali soluzioni di sicurezza. Le recinzioni e le cancellate, infatti, possono estendersi per kilometri o trovarsi in zone dove non è possibile collegare cavi di alimentazione o dove sono presenti disturbi ambientali (animali, vegetazione etc.); per questi motivi è essenziale integrare l’impianto di sicurezza con altre soluzioni tecnologiche.
- LE TERMOCAMERE
Le termocamere possono essere una valida soluzione per la sicurezza perimetrale quando le distanze e cablaggio lo permettono. Queste risultano essere anche molto discrete perché non richiedono sistemi aggiuntivi di illuminazione a luce visibile. Scegliendo il giusto obiettivo e la lunghezza focale più adatta, è possibile monitorare anche recinti molto estesi e km di distanza in condizioni ottimali.
- SENSORI MEMS
I sensori MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) calcolano l’accellerazione di gravità sui tre assi (X, Y e Z), informando successivamente la centralina che elabora i segnali sul posizionamento dello stesso sensore e quindi della recinzione sul quale viene applicato rispetto al “punto zero” memorizzato in fase d’installazione. Qualsiasi variazione di posizione viene trasmessa al sistema di controllo dell’impianto perimetrale, generando un segnale di allarme o manomissione. Questo tipo di sensore risulta essere molto preciso ed affidabile poiché fornisce sufficienti che consentono di risalire alle cause dell’allarme.
- CAVO MAGNETOFONICO AD ALTA SENSIBILITÀ
Un’altra valida per la protezione della sicurezza perimetrale si basa sui cavi magnetofonici che convertono in segnali elettrici l’energia vibrazionale causata dall’attività meccanica a cui vengono sottoposti. Questi segnali, a basso rumore e di alta qualità, sono altamente rappresentativi del tipo di attività che li ha generati e permettono quindi di segnalare eventuali tentativi di taglio, scuotimento, sfondamento o scavalcamento di muri e recinzioni.
Il cavo magnetofonico, inoltre, è progettato per rilevare i tentativi di intrusione e differenziarli da attività innocue, come fattori ambientali (vento, pioggia etc.) o vibrazioni emesse dal passaggio di un aereo. Un altro vantaggio offerto da alcuni modelli è l’implementazioni dell’audio che permette di verificare l’ambiente con l’eventuale ausilio delle telecamere di videosorveglianza.

Sensore MEMS MACS prodotto da T-Sec

Sensore piezodinamico A03AS prodotto da DEA Security
- SENSORI PIEZODINAMICI
I sistemi con sensori piezodinamici sono costituiti da sensori capacitivi o piezoelettrici disposti in modo puntiforme lungo tutto il perimetro. Disponibili nelle versioni attiva o passiva (senza alimentazione), questi dispositivi misurano le vibrazioni causate da un tentativo di taglio o scavalcamento così come le micro flessioni e torsioni a cui sono sottoposti i pali di sostegno della cancellata, inclusi quelli effettuati senza generare impatti e rumori. Anche in questo caso i segnali elettrici generati dai sensori vengono poi analizzati e comparati per generare o meno un allarme. Più è elevato il numero di sensori, più è semplice individuare il punto esatto in cui avviene l’intrusione.
- SOLUZIONI BASATE SU FIBRA OTTICA
La fibra ottica ha aperto nuove prospettive di applicazione anche nel campo della sicurezza grazie alla straordinaria resistenza dei cavi, immuni ai disturbi elettrici e alle condizioni atmosferiche più estreme, garantendo inoltre una protezione H24 ed evitando falsi allarmi.
Le soluzioni basate su fibra ottica, in pratica veri e propri “anelli” (loop) che monitorano costantemente lo stato della recinzione, sono quelle che assicurano la maggiore efficacia e il minor rischio di falsi allarmi. Il cavo che trasporta il segnale luminoso, solitamente ospitato all’interno di una guaina di protezione con filtro anti UV ed applicato alle maglie, si comporta come un sensore di deformazione della recinzione. In caso di taglio, scavalco o sollevamento di quest’ultima, l’analizzatore rileva le variazioni del livello luminoso e genera un allarme o una notifica. Le rotture del cavo in fibra, inoltre, sono riparabili in tempi rapidi e senza l’utilizzo di strumenti costosi.
La fibra ottica si rivela uno strumento prezioso anche per impedire il furto o la manomissione dei pannelli solari termici e fotovoltaici; infatti il cavo viene fatto passare attraverso anelli passacavo o altri sistemi fissati sul bordo inferiore del pannello sfruttando i fori di predisposizione oppure gli stessi anelli, senza alterare la garanzia dell’impianto. Dal momento che questa protezione è indipendente dallo status dell’impianto fotovoltaico (attivo oppure inattivo), può essere attivata anche a cantiere aperto e fin dalla posa dei primi pannelli.
Sei interessato ad una protezione perimetrale? Contatta il nostro customer service per scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Condividi questo articolo