Antifurto nebbiogeno: cos’è e come funziona

Antifurto nebbiogeno: cos’è e come funziona

La maggior parte dei furti nelle attività commerciali e/o abitazioni private vengono effettuati in pochi minuti: i malviventi irrompono nell’ambiente, raggiungendo velocemente il loro obiettivo e scappare.

I classici sistemi di allarme hanno un limite evidente: non sono in grado di fermare il ladro. Avvertono solo del furto in corso. Per questo motivo, la soluzione più efficace contro i “furti rapidi” è il nebbiogeno. Infatti, in caso di tentativo di intrusione, una nebbia fitta e impenetrabile rende impossibili furti ed atti vandalici.

COME FUNZIONA UN NEBBIOGENO?

“I ladri non possono rubare se non possono vedere”

Il nebbiogeno usa un liquido specifico per creare una barriera fumogena in pochi secondi; a seconda delle dimensioni del serbatoio del liquido, della potenza del dispositivo e del tempo di rilascio della nebbia (personalizzabile dall’utente e/o dall’installatore), un serbatoio pieno fornisce la capacità per uno o molti usi, da 30 secondi a 20 minuti o più.

Il nebbiogeno viene attivato automaticamente da un sistema di allarme, o più spesso in remoto da un cliente o dall’operatore della stazione di monitoraggio centrale quando necessario.

I ladri, solitamente, si spaventano e lasciano immediatamente il luogo. Nel caso rimangano e ci sia un tentativo di effrazione, la fitta nebbia generata dal nebbiogeno impedisce all’intruso di vedere qualcosa.

La visibilità rimane oscurata per un periodo compreso tra 20 minuti e diverse ore, a seconda della potenza del cannone della nebbia, del tempo di produzione della nebbia, delle dimensioni della stanza e della ventilazione dell’aria (apertura di finestre o utilizzo di ventilatori).

La nebbia generata è traspirante, sicura, innocua e non lascia residui.

Funzionamento di un nebbiogeno Concept

 

NEBBIOGENO: PRINCIPALI VANTAGGI

Un nebbiogeno è un sistema efficiente e sicuro. Di seguito i principali vantaggi:

  • Agisce direttamente nell’ambiente in cui è stato installato ed impedisce immediatamente che accadano infrazioni e/o furti;
  • È integrabile con altri componenti del sistema di allarme, come videocamere e sensori, garantendo una protezione completa;
  • La nebbia prodotta dal dispositivo è atossica per persone ed animali e non lascia residui su mobili e pareti.

 

QUANTO COSTA UN NEBBIOGENO?

Il costo di un nebbiogeno può variare in base a diversi fattori, come ad esempio:

  • Tipologia di vaporizzazione (a pompa o a pressione); 
  • Esigenza o meno di compiere interventi di muratura; 
  • Quantità di dispositivi necessari.

Nella spesa è necessario considerare anche i costi manutenzione e delle ricariche, variabili in base al dispositivo e alle quantità.

Che sia un abitazione o un’attività commerciale, l’importante è affidarsi sempre ad un professionista che, durante il sopralluogo, è in grado di valutare le zone di vulnerabilità dell’ambiente e le esigenze del cliente e, di conseguenza, offrire la migliore soluzione.

NEBBIOGENO: UNA SOLUZIONE AFFIDABILE AL 100%

L’integrazione di un nebbiogeno con il tuo sistema di allarme può ridurre notevolmente il rischio di effrazioni e smarrimenti. Esso risulta uno strumento efficace per prevenire la criminalità e, se combinato ad altri dispositivi di sicurezza, crea una difesa formidabile.

Sei interessato? Contatta il nostro Customer Service! Verrà fornita la migliore soluzione per le tue esigenze.

Sensori di movimento: quale tipologia scegliere?

Sensori di movimento: quale tipologia scegliere?

I sensori di allarme sono dispositivi estremamente sensibili che riconoscono modifiche o alterazioni di natura fisica all’interno del perimetro interessato dal sistema antifurto; per questo motivo è importante valutarne attentamente la tipologia e le caratteristiche.

La scelta, oltre che dalle caratteristiche del sensore, è influenzata anche da fattori esterni come budget e/o preferenze personali dei proprietari.

In base all’ambiente da proteggere, è possibile scegliere tra tre principali categorie:

    • Sensori da esterno (perimetrali)
    • Sensori da interno (volumetrici)
    • Sensori da esterno e da interno

SENSORI DA ESTERNO (PERIMETRALI)

  • SENSORI A INFRAROSSI ATTIVI

    Ideali per porte e finestre, risultano molto sicure, efficienti e difficilmente individuabili. Esse creano una barriera invisibile che fa scattare l’allarme quando rilevano la presenza di persone che interrompe il segnale;

  • SENSORI A INFRAROSSI PASSIVI

    In grado di riconoscere le variazioni di temperatura all’interno di un ambiente. Alcuni modelli prevedono anche le funzioni antiaccecamento ed antimascheramento;

  • SENSORI A MICROONDE

    Emettono un fascio di onde elettromagnetiche ad alta frequenza creando una sorta di barriera, che qualora venga attraversata, fa scattare l’allarme. Sono meno soggetti a falsi allarmi e risultano molto sicuri, poiché creano una barriera invisibile garantendo un livello di sicurezza superiore rispetto agli infrarossi attivi;

  • SENSORI CHE RILEVANO VIBRAZIONI

    Sensori particolari in grado di rilevare vibrazioni anomale all’interno di un edificio, come la rottura di un vetro o il trapano di un ladro. Le vibrazioni rilevate vengono trasformate in impulsi elettrici, generando un allarme;

  • SENSORI DI ALLARME PER FINESTRA

    Detti anche contatti magnetici, i sensori di allarme per finestra vengono applicati in coppia (uno sull’infisso, l’altro sul battente). Quando il sensore e il magnete corrispondente si allontanano all’apertura di una porta o di una finestra, il sensore fa scattare l’allarme. Sono consigliati perché risultano affidabili, versatili ed economici;

  • SENSORI DI ALLARME A TENDA

    Si tratta di sensori che operano sulla linea di confine tra esterno e interno, segnalando intrusioni dall’esterno. Agiscono formando una barriera verticale od orizzontale (proprio come una tenda) per rilevare solo l’attraversamento del varco prima di far scattare l’allarme se viene oltrepassata. E’ ideale per ambienti di piccole dimensioni (molto ristretti) o per le finestre. Si utilizzano in aree di piccole dimensioni o difficili da raggiungere;

  • SENSORI DI ROTTURA VETRI

    Questi sensori segnalano immediatamente l’effrazione (o tentata effrazione) in caso di rottura vetri.  Vengono utilizzati sia nelle abitazioni che negli edifici commerciali. Per la loro particolare funzione, questi sensori assicurano in genere un’elevata sensibilità ai falsi allarmi.

SENSORI DA INTERNO (VOLUMETRICI)

Anche i sensori da interno, come quelli esterni, possono impiegare tecnologie ad infrarosso, a microonde o miste, ma risultano essere molto più difficili da sabotare e meno soggetti a falsi allarmi. L’uso è consigliato in aggiunta ai sensori di allarme da esterno.

Per essere certi che i sensori da interno installati forniscano un buon grado di sicurezza, vengono generalmente posizionati in punti strategici della casa, come corridoi, zone di passaggio obbligato o stanze in cui sono custoditi beni preziosi.

La tecnologia più usata per i sensori di allarme da interno è l’infrarosso passivo, che può essere collegato anche senza fili e non necessita di un doppio sistema per prevenire falsi allarmi, quindi può essere collegato anche un solo sensore.

Quando viene scelto un sensore antifurto da interno, è necessario segnalare la presenza in casa di animali domestici affinché si possano scegliere sensori di allarme con tecnologia “Pet Immune”, che permette di tarare la loro sensibilità permettendo all’animale domestico di muoversi in casa anche quando il sensore è attivo, evitando così falsi allarmi.

SENSORI DA INTERNO ED ESTERNO

I sensori a doppia tecnologia (raggi infrarossi + microonde) sono modelli da interno ed esterno. Garantiscono più sicurezza, limitano il rischio di falsi allarmi e, solitamente, sono dotati delle tecnologie antimascheramento ed antiaccecamento.

Alcuni sensori di movimento possono combinare più metodi di rilevamento nel tentativo di ridurre i falsi allarmi. Non è raro, ad esempio, che un sensore a doppia tecnologia combini un sensore a infrarossi passivi (PIR) con un sensore a microonde.

QUALE RILEVATORE SCEGLIERE?

Per garantire la protezione ottimale dell’abitazione, l’ideale è ricorrere ad una combinazione tra sensori perimetrali e volumetrici.

Nella scelta è fondamentale rivolgersi ad un professionista, che saprà valutare la posizione e le caratteristiche dell’ambiente in cui verranno installati i sensori, oltre ad occuparsi dell’integrazione con gli altri componenti del sistema di allarme, come centrale, attuatori, telecomandi, chiavi e/o tastiere.

Per ulteriori informazioni o preventivi contatta il nostro Customer Service.

Cancelli automatici: come funzionano?

Cancelli automatici: come funzionano?

Se il tuo dilemma è avere un cancello manuale o automatico, non preoccuparti! Di seguito una guida per scoprire come funziona l’apertura di un cancello elettrico e come può semplificare la vita.

Come funziona l’apertura di un cancello automatico?

Immagina la sensazione di poter aprire e chiudere il tuo cancello da remoto con un telecomando con un semplice clic all’interno della tua auto o della tua casa senza dover prendere la pioggia o altre intemperie.

Questo punto potrebbe già bastare per scegliere di automatizzare il tuo cancello per semplificare e rendere migliore la tua normale quotidianità.

Entrando nel dettaglio, per definire il funzionamento del cancello elettrico, è necessario definire le due principali tipologie di cancello:

  • Cancello scorrevole automatico: che presenta un binario su cui si muove un’unica grande anta, che necessita di spazio laterale per consentire l’apertura di un ampio varco;

  • Cancello a battente automatico: è composto da una o due ante che si aprono verso l’interno o l’esterno della residenza.

Entrambi necessitano di alcuni componenti per garantirne il corretto funzionamento:

  • Un pannello o centralina, ovvero il centro dell’impianto a cui arrivano tutti i segnali provenienti dai vari sensori di controllo;
  • Un motore elettrico che può essere singolo o multiplo a seconda del tipo di cancello;
  • Un braccio articolato per cancelli a battente;
  • Un binario per cancelli scorrevoli;
  • Il pistone, che si trova all’interno del braccio meccanico;
  • Fotocellule collegate alla centrale, che rilevano ostacoli e bloccano il movimento di apertura o chiusura;
  • Il telecomando che permette di comandare il cancello a distanza.

Il motore del cancello può essere interrato per una maggiore sicurezza contro danni o esterno utilizzando sistemi elettromeccanici o idraulici utilizzati soprattutto per grandi applicazioni industriali. L’automatismo in caso di mancanza di corrente ha sempre un particolare meccanismo che permette di sbloccare il motore e di muovere l’anta manualmente.

Capire come funziona l’apertura di un cancello elettrico è dunque molto semplice: la centralina riceve il segnale inviato dal telecomando che aziona immediatamente il motore facendo muovere la porta tramite un braccio meccanico dotato di pistone.

I sensori e le fotocellule sono indispensabili perché comunicano alla centrale la presenza di ostacoli che possono causare danni sia alla struttura che a persone o animali che in quel momento stanno attraversando il varco in apertura o chiusura.

Se sei interessato ad installare un cancello automatico o per maggiori chiarimenti e informazioni più dettagliate, contatta il nostro Customer Service. 

Rilevatori di fumo: come funzionano?

Rilevatori di fumo: come funzionano?

Il rilevatore di fumo è un piccolo apparecchio da applicare sul soffitto o sul muro della stanza interessata. La sua funzione è quella di rilevare il fumo e far partire nel caso un potente allarme acustico che possa essere percepito non solo da chi è in casa ma anche da dirimpettai e vicini.

Solitamente l’allarme si aggira intorno agli 85 decibel (massimo 120) e gli apparecchi funzionano rilevando piccole particelle nell’aria attraverso diversi tipi di tecnologie. Per prevenire qualsiasi pericolo ed avere un sistema sicuro ed efficace, la prima vera e propria “sentinella” di un impianto antincendio è sicuramente il rilevatore di fumo.

Rilevatori di fumo: caratteristiche e differenze

Esistono due principali tipologie di rilevamento:

  • Rilevatori di ionizzazione: utilizzano una piccola parte di materiale radioattivo schermato in modo sicuro che carica elettricamente o ionizza le molecole d’aria tra due piastre metalliche. Questo produce una piccola corrente elettrica che scorre da una piastra all’altra nell’aria; le particelle entrano nella camera, attraggono gli ioni e li portano via, riducendo la corrente. Quando il numero di particelle che entrano nella camera è sufficiente per ridurre quella corrente al di sotto di una certa quantità, il dispositivo registrerà quelle particelle come fumo e l’allarme suonerà.

  • L’altro tipo di tecnologia di rilevamento comunemente usata è chiamata fotoelettrica. Questa tecnologia funziona captando la luce riflessa dalle particelle da un raggio di luce all’interno della camera di rilevamento. Quando non sono presenti particelle nella camera di rilevamento, la luce del raggio non colpisce il rilevatore di luce, indicando che tutto è libero; se, al contrario, sono presenti e la quantità di luce registrata dal rilevatore di luce raggiunge un determinato livello di soglia, l’allarme suona.

 

Installazione e manutenzione dei rilevatori di fumo

Per l’installazione di rilevatori di fumo e gas occorre rispettare alcune importanti linee guida per evitare cattivi funzionamenti e falsi allarmi. Per questo motivo è importante che queste operazioni vengano affidate a professionisti del settore. Infatti, per garantire un corretto funzionamento, occorre posizionare i sensori:

  • Lontano da apparecchi di ventilazione fissati al soffitto perché l’aria che ne esce falsa o impedisce la rilevazione;
  • In disparte da fonti di calore o vapore, come cappe, docce e caldaie;
  • Lontano da lampade perché può essere contaminato dalla polvere a causa della convezione dell’aria prodotta dal calore della lampada. 

Ma l’installazione non basta: affinché non si verifichino malfunzionamenti, le apparecchiature necessitano di pulizia, controlli periodici e manutenzione. Anche queste operazioni, come l’installazione, devono essere effettuati da personale tecnico abilitato.

Il rilevatore di fumo è un’efficace tecnologia che costituisce la prima linea di difesa contro fumo e fuoco fornendo un prezioso preallarme. Vuoi avere maggiori informazioni? Contatta il nostro customer service per scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.